RECENSIONE DEL CAMPING BURLAMACCO

Se un bel giorno dovesse venirvi voglia di andare a visitare Viareggio, patria natale di Giacomo Puccini, NON andate assolutamente nel seguente campeggio:

Camping Burlamacco
viale Marconi, TORRE DEL LAGO PUCCINI (LU)
http://www.campingburlamacco.com

Iniziamo col fatto che i prezzi sono un po’ altini: €13 circa a testa al giorno, ma vabbè, uno tende a pensare che il servizio sia all’altezza… Infatti c’è una piscina di cui tutti i capeggiatori possono usufruire GRATUITAMENTE. "Fico!" abbiam pensato, ma, sorpresa della sorprese, quando ci siamo appropinquati a rinfrescarci, abbiamo appreso che questa meravigliosa piscina è chiusa proprio nelle ore più calde del giorno, ovvero dalle 14 alle 16. E l’abbiamo appreso tramite un educatissimo addetto ai lavori che ci ha rimproverato "Basta leggere!". Piccola parentesi: la sera prima lo stesso individuo era venuto a farci il cazziatone per il fatto che avevamo la macchina nel campeggio e non nel parcheggio. "Ma alla reception ci hanno detto che potevamo portarla dentro per montare la tenda!" abbiamo replicato. "Sì, ma il cancello chiude alle 23" ha detto lui con un finto sorriso. "Ma alla reception non ce l’hanno detto" ci siamo giustificati noi. Al che, con un’educazione che fa invidia ai migliori collegi di Oxford, questo signore ci ha fatto notare che noi però il check-in l’avevamo fatto un’ora prima (in realtà erano passati solo 45 minuti) e che avevamo avuto tutto il tempo per montare le tende… Ci siamo limitati a dire che appena finito avremmo portato fuori la macchina. Non volevamo la figura del "soliti milanesi"…

Dopo la delusione della piscina, uno pensa di andare a farsi una bella doccia (soprattutto se non si ha il tempo per andare al mare, perchè alle 16 si deve partire per andare a Lucca a sentire il concerto di Elisa), ma le docce calde sono a gettone e costano 60 cent. per 3 minuti!! Sì sì, ho detto proprio 60 centesimi di euro!! Un furto vero e proprio. Però fa niente… Tutto sommato è luglio, fa caldo, e possiamo anche farci una doccia fredda. E qui viene il meglio: NON CI SONO LE DOCCE FREDDE LIBERE!! Sì signori! I bagni, oltre a essere meno igienici del culo del mio gatto, che si lecca almeno cinque volte al giorno, non hanno le docce fredde libere! Cioè, se proprio proprio vuoi lavarti, la doccia te la fai calda e sborsi anche 60 centesimi, grazie!

Ma parliamo delle piazzole. Sorvoliamo sul fatto che sono situate alquanto distanti dai cessi, perchè tutto sommato è il male minore; parliamo piuttosto del fatto che prima delle 3,30 del mattino non è proprio possibile prendere sonno. Perchè?, vi chiederete voi, amati lettori. Perchè le piazzole per le tende sono proprio all’estremità del campeggio, che è separata dalla strada soltanto da un sottile muro di paglia, alto appena due metri. Dall’altra parte della strada poi, c’è un fantastico parcheggio della COOP, in cui ogni sera dei simpatici ragazzi indigeni di quindici anni circa si intrattengono fino alle 3 del mattino almeno, a giocare a carte. Quindi, oltre a sentire auto che sfrecciano a tutta velocità a un metro dalla tua testa, puoi anche ascoltare rutti e bestemmie di una decina di fanciulli toscani. E per rutti, signore e signori, intendo roba da campionato! Volevo uscire e stringere la mano a quel ragazzino!!

Grazie a due veglioni forzati, ora conosciamo vita, morte e miracoli del guardiano di notte del campeggio, che ci ha raccontato che questi amabili ragazzini, un paio di anni fa, hanno avuto la meravigliosa idea di lanciare bottiglie di birra vuote al di là dell’invalicabile muro di paglia. Per di più ci ha raccontato che la settimana scorsa una Fiat Punto è finita nella rete di ferro del campeggio… E grazie a dio non è morto nessuno!

La mattina del check-out abbiamo provato a far presente alla reception che forse non è il caso di mettere le piazzole così vicine alla strada. Il proprietario, un tizio di nome Stefano, che nonostante la calvizie incipiente, si ostina a tenere i capelli lunghi, ci ha detto che gli ispettori dell’ACSI hanno dato ogni tipo di consenso. Quando noi, nella massima pacatezza ed educazione (anche perchè avevamo passato la notte in bianco, non avevamo le forze!), abbiamo ribattuto che avremmo fatto comunque qualche segnalazione, il pelato capellone è uscito fuori dalla reception, con occhi sgranati, a urlare che le segnalazioni le dovevamo fare "a chi di dovere" (chissà perchè la gente che non ha argomentazioni non dice mai CHI effettivamente è di dovere), perchè il suo campeggio era qui prima della COOP, e che quei cattivoni non si sono degnati nemmeno di mettere un muro! Allora, invitandolo a non incazzarsi con noi, che non eravamo i proprietari della COOP, abbiamo provato a dirgli che comunque le piazzole è meglio non metterle vicino alla strada… A quel punto è sopraggiunto il fratello di questo Stefano: un mesciato con i capelli unti, che puzzava di alcool e sigarette, che ci ha indicato l’uscita con fare minaccioso dicendo "Prego, arrivederci!". Alla faccia del fatto che il cliente ha sempre ragione!

E così saremo costretti a chiamare l’ente del turismo della regione Toscana per fare le nostre segnalazioni… Ma sicuramente non chiuderanno, quindi io lo metto bello chiaro, qui su internet, in modo che tutto il mondo possa leggerlo:

NON ANDATE AL CAMPING BURLAMACCO! I bagni sono sporchi, i prezzi sono assurdi, se avete la tenda non riuscite a dormire prima delle 3 per via del rumore (e non disturbatevi a chiamare i carabinieri, c’abbiamo provato anche noi: non vengono!) e quelli che gestiscono il campeggio sono dei cafoni… Fatta eccezione per il guardiano di notte: quello è proprio una personcina a modo!

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DOMANDO SCUSA AI MIEI LETTORI

Domando scusa ai miei lettori, ma sotto intimazioni di azioni legali da parte di Charlie Marchino ho dovuto cancellare il post "Come si concluse la mia brillante carriera discografica". A quanto pare avevo scritto cose "private e altamente diffamatorie". Bah… a me sembrava di aver scritto solo la verità. Comunque non voglio ledere la dignità di nessuno, nè di un sig. Nessuno.
 
Ammetto di essere stata superficiale nel credere che il mio blog fosse privato… Invece è pubblico e, a questo punto, pubblico rimane, tanto ora non c’è niente di diffamatorio.
 
Per non censurare coloro che hanno commentato il post, pubblico i loro commenti. In quelli non c’è niente di diffamatorio. E, per non saper nè leggere nè scrivere, ho tolto tutte le frasi che possano risultare offensive.
 
Domando scusa ai miei lettori anche perchè mi rendo conto di fare la figura della codarda, ma perdonatemi: non voglio avere problemi.
 
Inoltre tengo a precisare che la mia intenzione era solo quella di spiegare la situazione ai miei amici e a tutti coloro che mi chiedevano come mai il mio singolo non uscisse.
 
Beh, sono contenta di avere un nuovo lettore… Spero che questo post sia di suo gradimento…
 
 
abe abe
la vicenda è interessante per capire come vanno gli affari nel mondo della musica e in generale, penso che sia utile leggerla. in realtà a me non piace la musica (visto che mi piace fare il rap)

13 febbraio 13.16
(
http://abemudokon.spaces.live.com/)

 
 
Dead Poet Dead Poet
Cara Alessandra… vediamo se riesco a procedere con ordine.

Non sarei così drastico con quel "mai": arrivare, diciamo al "successo", è una cosa tanto aleatoria che avere un contratto, o non averlo, di per sè non è IL fattore determinante. Se hai un biglietto della lotteria o cinquanta hai più probabilità di vincere, ma la cosa resta nelle mani della sorte: per quanto riguarda i numeri per vincere, beh, quelli li hai di sicuro.

Sai che anche a me farebbe piacere poter fare musica, da grande, e che un pò credo sia possibile, ma se uno di noi due ha più possibilità, quella sei tu di sicuro. Non importa nemmeno a me la popolarità, o la straricchezza, ma credo che piacerebbe ad entrambi poter far conoscere a tutti la nostra musica, farla ascoltare in giro, fare un concerto col pubblico che canta le tue canzoni. Quando fai un bel concerto e vedi il pubblico soddisfatto, che magari esce fischiettando o canticchiando un tuo pezzo la soddisfazione è innegabile, o nel tuo caso specifico vedere gli occhioni spalancati della gente stupefatta…

Insomma non mi va di sentirti dire "mai", ed io non ho mai vissuto nulla di totalmente inutile, e credo nemmeno tu: hai bruciato cinquanta biglietti, ma per vincere ne hai ancora, te ne potrai procurare altri, ed altri ancora te ne procureremo noi (devo ricordarmi di parlarti del blocchetto che ho in tasca io, anzi…).

Io ci credo, e credo in te, ma soprattutto sai benissimo che non sono il solo.
13 febbraio 15.06
(
http://dead-poet1986.spaces.live.com/)

 
(nessun nome) (nessun nome)
Assolutissimamente d’accordo con Dead Poet, siamo in tanti a credere in te e non sarà di sicuro un [commento diffamatorio che mi trovo costretta a censurare, scusa Lali] come il Sig.Marchino a decidere che non potrai fa conoscere la tua musica..

Ogni singola esperienza nella vita ha la sua utilità, fa che lo sia anche questa ed inizia a guardare subito più in là.E’ solo passata un’occasione, ma non hai esaurito le probabilità..

Io sono sempre stata e rimango nella lista di chi crede in te.Adesso, forse, più di prima.

Lali.
13 febbraio 17.44

 
Cecca
Cara Alina,

secondo il mio modestissimo parere hai fatto bene in tutto quello che hai fatto… A credere in questo progetto, dal momento che al tempo c’erano i presupposti. A non scendere a patti con te stessa: non sei il tipo, e comunque non te lo saresti mai perdonata. A non lasciarti prendere per i fondelli da un [commento diffamatorio che mi trovo costretta a censurare, scusa Cecca] simile. A fregartene delle aspettative altrui.

Quello che conta sei tu: cosa vuoi fare e come vuoi farlo.

Io non voglio che tu diventi famosa per forza, per vederti su MTV o simili, spero davvero che tu riesca a “sfondare” perché voglio che tu possa realizzare i tuoi sogni, che tu possa fare ciò che ti piace, perché sei brava e perché hai una voce da fare accapponare la pelle.

Non ti dico questo perché sono tua amica, è la pura verità: ogni volta che qualcuno, che non lo ha mai fatto, ti sente cantare apre la bocca e resta a guardare senza più riuscire a spiccicare parola, ed è così ogni volta.

E poi l’occasione l’ ha persa il caro Charlie, per pensare solo ai soldi.

La tua occasione sei tu e sei libera di decidere come sfruttarla!

 

Un bacio grande

14 febbraio 0.31

 
Cedro
Cacchio Cecca, ho avuto i brividi nel leggere il tuo commento….si vede che cè qlcosa di profondo che vi lega….
Invece Ale, per quanto mi riguarda il nostro rapporto è finito. Non diventerai mai famosa qndi sei quasi inutile!!!!!!ahahahahahahahahahahahahahahaha ma qnto sono simpatico???eh?? dimmelo dimmelo?? Ah ovviemnte se  hai la famosa botta di culo e diventi famosa il mio numero cè l’hai sempre!!!
Un bacione alina bella, hai fatto  bene!!!!TROPPO BENE!!!!
19 febbraio 1.39
(
http://Cedro6.spaces.live.com/)
 
 
charlie-marchino
alessandra, sei veramente una stronza. con tutto il sangue che ho buttato per te, per non parlare dei soldi, del tempo speso in sala di registrazione…

che scherzone, vero?

tralasciamo lo scherzone: la cosa triste di tutta la vicenda è che molto probabilmente la discografia italiana procede in questo modo (non è una novità che in italia si debba cantare in italiano per vendere qualche disco). prova a pensare a tutti i cantanti/gruppi italiani che ti piacciono e a cui (credo) vorresti più o meno assomigliare: anche quelli che fanno belle cose (sì, tiziano ferro mettiamolo da parte per un momento) hanno una certa visibilità e sn costretti a vendere un bel po’ di dischi per poter continuare a fare musica. di cantautori/cantautrici della nostra generazione che riescono a fare la loro bella musica anche se non se li caga nessuno ce ne sono pochi e quasi tutti annoverabili alla scena indie. chennesò, ad esempio a me Morgan piace un sacco, e non è indie per un cazzo. e non credo che venda molto, ma nonostante tutto resiste. però è un eccezione.
secondo il modestissimo parere di uno a cui piace tanto fare discorsi campati in aria (io) le cose che potresti fare sono 2: o metterti a fare musica indie (ma dato che non ti piace non mi sembra il caso – tanto varrebbe mettersi a cantare in italiano); o sottostare a qualche regola di mercato (certo, senza farsi trasformare nella nuova laura pausini!! ti prego!) mantenedo una fottuta dignità artistica. non mi sembra che elisa sia la prostituta del mainstream, eppure canta in italiano, adesso. sarà stata una sua libera scelta? io non credo, ma direi che dovrebbe scendere ancora qualche gradino per ridursi al livello della pausini. se si ferma lì dov’è adesso rimane nella soglia dell’accettabilità, suvvia.
è comprensibile che davanti ad una collaborazione forzata con un tamarro tipo ligabue una alzi gli occhi al cielo, ma sempre meglio che lavorare in un ufficio, no? minkia, ma davvero preferiresti lavorare in un ufficio insieme a quattro stronzi ipocriti pur di non venire un attimino incontro al pubblico?
poi io ho fiducia nelle tue doti di compositrice. anzi, più che come cantante a me è sempre piaciuto vederti come compositrice: non sono un critico musicale ma secondo me la "forma canzone" la cavalchi alla grande. anche in italiano potresti fare cose strabilianti.
 
[frase diffamatoria che mi trovo costretta a censurare, perdonami Dani!] ora che sei libera cercati delle etichette che potrebbero fare al caso tuo (dai, prova con quella che pubblica "l’aura"! o anche con "zia caterina") e manda un cifro di demo. ché, cazzo, io voglio vederti su mtv! altrimenti quando ti vedo!?
🙂
dani.

(minkia ke logorroiko!)
19 febbraio 21.59

 
 
signo
ops, il mio explorer ha svalvolato e ho pubblicato lo stesso commento per una decina di volte. chiedo venia.
19 febbraio 22.03
 
 

Maxbarre
ahahahahaha minchia mi  venuto un colpo!!! 😀
19 febbraio 23.31
(http://contebarruu.spaces.live.com/)

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